termini utilizzati
I termini D-day e H-hour sono usati per indicare il giorno e l'ora in cui deve essere iniziato un attacco o una operazione militare. Essi designano il giorno e l'ora quando questi non sono ancora stati stabiliti, o quando il segreto è essenziale. Le lettere sono derivate dalle parole che stanno a indicare, "D" per Day (giorno in inglese) e "H" per hour (ora). Esiste solo un D-day e una H-hour per tutte le unità che partecipano a una data operazione. Non è necessario indicare che la H-hour è del D-day. Quando usati in combinazione con cifre e con i segni + e -, questi termini indicano l'intervallo di tempo che precede o segue una specifica azione. Quindi, H-3 significa 3 ore prima dell'H-hour, e D+3 significa 3 giorni dopo il D-day. H+75 minuti significa 1 ora e un quarto dopo l'H-hour. La pianificazione per operazioni su larga scala viene stabilita in dettaglio molto prima che venga decisa una data specifica. In un primo momento vengono emessi i vari passi da svolgere al D-day a all'H-hour, più o meno un certo numero di giorni, ore o minuti. Poi, al momento appropriato, viene emesso un ordine successivo che indica il giorno e l'ora precisi. Utilizzando i termini D-Day e H-Hour, è quindi possibile definire con precisione la sequenza temporale delle diverse azioni che comporranno l'operazione, ancora prima di averne stabilito la data di inizio. Il primo utilizzo di questi termini da parte dell'esercito statunitense, che il Centro di Storia Militare è stato in grado di rintracciare, fu durante la prima guerra mondiale. Nell'Ordine di Campo numero 9, del I Corpo d'armata, Forza di Spedizione Americana, datato 7 settembre 1918: «Il I Corpo d'armata attaccherà all'ora H del giorno D con l'obiettivo di forzare l'evacuazione del saliente di St. Mihiel». Il D-day per l'invasione della Normandia venne stabilito per il 6 giugno 1944, e tale data viene popolarmente indicata con l'abbreviazione D-day; in francese viene chiamato jour J. |
cenni storici dello sbarco
Lo sbarco in Normandia (nome in codice operazione Neptune parte marittima della più ampia operazione Overlord), fu una delle più grandi invasioni anfibie della storia, messa in atto dalle forze alleate durante la seconda guerra mondiale, per aprire un secondo fronte in Europa, dirigersi verso la Germania e alleggerire allo stesso tempo lo sforzo che l'Armata Rossa stava sostenendo sul fronte orientale contro i tedeschi. L'invasione iniziò poco dopo la mezzanotte di martedì 6 giugno 1944, data conosciuta come D-Day, quando nella penisola del Cotentin e nella zona di Caen, toccarono terra le truppe alleate aviotrasportate che aprirono la strada alle forze terrestri. All'alba del 6 giugno, precedute da un imponente bombardamento aeronavale, toccò quindi alle forze di terra l'arduo compito di sfondare il famoso Vallo Atlantico, contro il quale migliaia di soldati alleati, sbarcando sulle spiagge della Normandia, dovettero confrontarsi.
Le spiagge prescelte per gli sbarchi si trovavano all'interno di una fascia lunga circa ottanta chilomentri sulle coste della Normandia, e furono cinque; nel settore statunitense dell'invasione, tre divisioni di fanteria presero terra alle ore 06:30 sulle spiagge denominate Utah e Omaha, mentre nel settore anglo-canadese, un'ora più tardi altre tre divisioni sbarcarono in altrettante spiagge denominate Sword, Juno e Gold. Gli uomini sbarcati su queste spiagge subirono la reazione nemica, che in diversi settori, soprattutto a Omaha e Juno, fu molto pesante e causò gravi perdite. Dopo essersi attestati sulle spiagge, durante lo stesso D-Day, gli uomini sarebbero dovuti avanzare per dirigersi il più velocemente possibile verso obiettivi situati più in profondità, i villaggi di Carentan, Saint-Lô e Bayeux in modo tale da rafforzare la testa di ponte e minacciare le vie di rinforzo nemiche.
Successivamente avrebbe preso il via la campagna terrestre di Overlord, conosciuta come la battaglia di Normandia, in cui le armate alleate ebbero lo scopo di rafforzare ed espandere la testa di ponte nella Francia occupata, conquistare i principali porti nord-occidentali della Francia e spingersi verso l'interno fino a liberare Parigi. Da qui le forze alleate avrebbero continuato la loro avanzata per spingere i tedeschi oltre la Senna, minacciando direttamente il territorio tedesco in concomitanza con l'avanzata sovietica ad est, e concorrere all'invasione della Germania e alla distruzione del Terzo Reich.
Le spiagge prescelte per gli sbarchi si trovavano all'interno di una fascia lunga circa ottanta chilomentri sulle coste della Normandia, e furono cinque; nel settore statunitense dell'invasione, tre divisioni di fanteria presero terra alle ore 06:30 sulle spiagge denominate Utah e Omaha, mentre nel settore anglo-canadese, un'ora più tardi altre tre divisioni sbarcarono in altrettante spiagge denominate Sword, Juno e Gold. Gli uomini sbarcati su queste spiagge subirono la reazione nemica, che in diversi settori, soprattutto a Omaha e Juno, fu molto pesante e causò gravi perdite. Dopo essersi attestati sulle spiagge, durante lo stesso D-Day, gli uomini sarebbero dovuti avanzare per dirigersi il più velocemente possibile verso obiettivi situati più in profondità, i villaggi di Carentan, Saint-Lô e Bayeux in modo tale da rafforzare la testa di ponte e minacciare le vie di rinforzo nemiche.
Successivamente avrebbe preso il via la campagna terrestre di Overlord, conosciuta come la battaglia di Normandia, in cui le armate alleate ebbero lo scopo di rafforzare ed espandere la testa di ponte nella Francia occupata, conquistare i principali porti nord-occidentali della Francia e spingersi verso l'interno fino a liberare Parigi. Da qui le forze alleate avrebbero continuato la loro avanzata per spingere i tedeschi oltre la Senna, minacciando direttamente il territorio tedesco in concomitanza con l'avanzata sovietica ad est, e concorrere all'invasione della Germania e alla distruzione del Terzo Reich.