spiaggia sbarco (prima/dopo)
Dal fiume Vire a Port-en-Bessin
i tedeschi posizionarono trentadue fortificazioni (dodici delle quali a
difesa diretta della costa), oltre a fortificare l'estuario del fiume, Port-en-Bessin stessa e Grandcamp-Maisy.
I tedeschi riconobbero la spiaggia come ottimo luogo per un possibile
sbarco così stabilirono le linee difensive in modo da respingere ogni
assalto anfibio o, perlomeno, ritardare l'avanzata alleata per
permettere ai rinforzi di giungere sulla spiaggia e annientare gli
invasori. I tedeschi piazzarono sulla battigia una serie di ostacoli per
impedire l'avanzata dei mezzi nemici. La costruzione di questa serie di
difese cominciò nell'aprile del 1944
e il 6 giugno erano ancora in fase di preparazione. A circa
duecentocinquanta metri dal livello dell'alta marea i tedeschi
posizionarono le prime difese, chiamate Elementi C, ovvero delle
strutture in ferro con dei supporti anch'essi in ferro su rulli. Tre
metri più a monte furono posizionate delle travi con delle mine Teller
impermeabilizzate sui montanti mentre, venti venticinque metri più
nell'entroterra, furono piantati dei grossi tronchi, sostenuti da
rinforzi, puntati verso il mare spesso con attaccate delle mine. La
successiva linea difensiva prevedeva l'utilizzo di ostacoli quali i cavalli di Frisia.
Nessuna di queste fasce difensive era regolare e continua su tutta la
spiaggia, infatti in rare zone erano assenti, inoltre un altro vantaggio
per gli invasori era l'assenza di mine sotto la sabbia della spiaggia.
Gli alleati scoprirono la presenza di queste linee difensive solo negli
ultimi mesi e furono costretti a prendere forti contromisure per non
mettere a rischio l'intera invasione. Se gli alleati fossero riusciti a
superare le prime difese avrebbero dovuto attraversare degli stretti
passaggi per risalire le scogliere. Per questo motivo, sulla ghiaia di
questi passaggi (chiamati Uscite), i tedeschi piazzarono una serie di
linee di filo spinato.
In molte zone dietro al filo spinato erano stati predisposti dei campi
minati. Le postazioni di fuoco tedesche erano state posizionate in modo
che i soldati sparassero direttamente sulla spiaggia con ogni tipo di
arma. Tali postazioni era un insieme di elementi difensivi come casematte,
postazioni aperte per il fuoco leggero della fanteria e il fuoco di
trincea. Tutte le postazioni erano collegate l'una con l'altra e con i
magazzini nelle retrovie e con il QG, tramite trincee profonde o tunnel.
A differenza delle difese sulla spiaggia, ogni metro di quest'ultima
era sotto tiro del nemico, infatti i soldati armati di mitragliatrici e
artiglieria di differente calibro potevano sparare su tre lati delle
casematte. Oltre queste ultime difese i tedeschi non avevano posizionato
alcun ostacolo all'avanzata alleata, contando sull'arrivo dei rinforzi.
A difesa della spiaggia vi era la 716ª Divisione di Fanteria, di cui una grande parte dei soldati erano prigionieri russi o ucraini,
che preferirono combattere piuttosto che finire nei campi di prigionia.
Essi però avevano un basso morale e poca voglia di resistere al nemico a
differenza dei soldati tedeschi. I restanti componenti erano tedeschi
sopra i quarant'anni. L'altra divisione che fece fronte all'invasione a
Omaha Beach era la 352ª Divisione di Fanteria, stanziata trenta chilometri nell'entroterra, composta stavolta da veterani del fronte sovietico, quindi soldati molto esperti e ben armati[3], e da adolescenti appena reclutati dalla Hitlerjugend.